Estemporanea

Anche quest’anno, per la sesta volta consecutiva, l’Associazione Teatrale San Pelino organizza l’annuale evento dell’estemporanea di pittura; quest’anno sarà un’edizione particolarmente importante perché vogliamo ricordare il centenario del terribile terremoto che nel 1915 colpì il nostro paese e del quale sono ancora ben visibili i segni nel paese vecchio.

Sei anni!!! Sette da quando è scomparso il nostro amico Vincenzo Mancini, che sono volati in un turbinio di corse, patemi di non riuscire a replicare, a continuare a trovare i mezzi e gli aiuti per realizzare un evento che si estrinseca in una giornata in cui accade tutto: accoglienza dei pittori, distribuzione sul territorio, supporto logistico, pranzo, eventi collaterali, raccolta quadri, valutazione e premiazione in una ridda di accadimenti che si sovrappongono e rincorrono l’un l’altro nel tempo brevissimo di una giornata.

E questa è l’unica parte visibile al pubblico, la gran parte del lavoro effettivo è quella che accade prima, molti mesi prima: lavoro oscuro fatta di riunioni preparatorie, ricerca sponsor e finanziamenti, preparazione della collocazione artistica, scelta della giuria, preparazione dei manifesti e del materiale pubblicitario, invito dei pittori ed una innumerevole quantità di altri dettagli da organizzare.

Tutto questo lavoro viene fatto da un gruppo di persone che presta il proprio tempo, sacrificando famiglia, hobbies ed interessi personali, perché ogni anno l’evento riesca nel migliore dei modi con il solo interesse di realizzare una giornata unica per il paese per fare in modo che si risvegli in una dimensione diversa da quella di tutti gli altri giorni dell’anno. Con artisti nascosti in tutti gli angoli del paese (nuovo e vecchio) e con la gente che peregrina da un posto all’altro alla loro ricerca e con la voglia di vedere cosa il nostro paese ha ispirato a ciascuno di essi; angoli e scorci che noi non avevamo mai notato ci vengono fatti scoprire dai quadri che vediamo e che non avremmo mai visto se non ce li avessero esplicitati.

Anno dopo anno abbiamo visto centinai di quadri rappresentare il nostro paese, alcuni dei quali sono finiti nel nostro teatro quale ricordo delle edizioni precedenti e lascito alle generazioni future per ricordare a tutti che la cultura e l’amore per il proprio territorio sono il fondamento dello spirito italiano. Spirito che è l’unico effettivo e reale vantaggio che il popolo italiano ha verso il resto del mondo e che non è duplicabile da nessuno perché ci vuole la nostra storia per averlo dentro.

Questo è quello che ci rende particolari ed è proprio questo amore per la cultura e per voler rendere grande il nostro territorio, questo è stato nei secoli passati e ci ha dato tutta l’arte che ci circonda e questo vogliamo continui ad essere per il futuro.

Per questo voglio ringraziare coloro che in questi anni hanno lavorato più assiduamente alla riuscita dell’evento: Tiziana Colangelo, Lidano Del Corvo, Milvia Di Pasquale, Luigi Volante, Antonella Martini, Gianna Di Paolantonio e tutti gli altri membri dell’associazione Teatrale, perché con il loro lavoro e la loro fantasia e dedizione hanno dimostrato di essere l’espressione più pura della vera cultura italiana.